Buccino

Il borgo di Buccino è ricordato nella vita di uno dei protagonisti del monachesimo italo-greco, Gregorio di Cassano. Non è nota la data di nascita di Gregorio ma è verosimile che debba essere collocata nei primi decenni del X sec. Gregorio fu abate del monastero di Sant’Andrea di Cerchiara, in Calabria, e si distinse in vita come prodigioso guaritore, esorcista oltre che per le sue abilità di amanuense. Fu costretto a lasciare Cerchiara a causa di una incursione saracena e insieme ad alcuni suoi confratelli, dopo aver attraversato il Vallo di Diano, decise di fermarsi per qualche tempo in un monastero di Buccino. Poco si conosce dell’ubicazione del monastero dove si fermò Gregorio. Alcune ipotesi lo identificano con il monastero di San Zaccaria, nel territorio del non lontano comune di San Gregorio Magno.

La natura carsica del territorio circostante dovette certo offrire uno scenario consono alle scelte ascetiche dei monaci italo-greci. Proprio nel centro storico, in via Egitto sono emersi i resti di un complesso rupestre molto articolato che alcuni studiosi mettono in relazione alla preesistenza di un impianto lavriotico. Le grotte scavate nel banco roccioso e sistemate con fodere murarie in opera incerta, furono progressivamente scavate e divennero prima abitazioni con annesse stalle e successivamente cantine, che rimasero in uso fino al sisma del 1980.

Alla presenza di comunità bizantine in questo centro potrebbero rimandare le intitolazioni delle chiese del Santo Spirito e di San Giovanni d’Egitto, verosimilmente il patriarca di Alessandria d’Egitto vissuto tra VI e VII sec., oggi non più esistenti ma entrambe attestate dalle fonti scritte in questa stessa parte dell’abitato.