Centola

L’abitato di Centola dovette sorgere intorno o nelle immediate vicinanze del monastero bizantino, fondato presumibilmente nel corso del X sec., come gli altri importanti esempi presenti nel territorio limitrofo. Giuseppe Antonini, nella sua opera sulla Lucania, ricorda l’esistenza ancora ai suoi tempi di un inventario di questa abbazia, risalente all’XI sec., notizia che confermerebbe una data di fondazione anteriore a questo periodo. La tradizione locale fa risalire la distruzione del monastero alla fine del XVIII sec., durante gli scontri causati dalla rivoluzione napoletana del ‘99. Il patrimonio devozionale lasciato in eredità dal monachesimo italo-greco a questo borgo è sopravvissuto nella toponomastica locale che ne ha conservato memoria nella denominazione di via San Basilio e in quella del rione San Basilio in Grancelle, forse la memoria dell’esistenza di una Laura. L’abitato stesso si adagia su un versante del Monte denominato San Basilio, il cui crinale divide la Valle del Lambro da quella del fiume Mingardo. E a San Basilio era dedicata la chiesa, poi intitolata al Rosario, di cui oggi resta la sola torre datata all’XI sec.