Montecorice

L’origine di Montecorice è legata alla presenza del monastero di Sant’Angelo. Risale alla prima metà dell’XI sec. il primo documento che fa menzione di una “ecclesia” ubicata “in monte qui vocatur Coraci”. Nel corso dello stesso secolo questo monastero divenne, per volontà dei principi longobardi di Salerno, una dipendenza del monastero di Sant’Arcangelo di Perdifumo. La presenza di popolazioni grecofone nella zona è documentata da alcune pergamene, oggi custodite nell’abbazia di Cava dei Tirreni. Quest’ente infatti inglobò nel suo patrimonio entrambe le fondazioni italo-greche. Ma la testimonianza più eloquente dello stanziamento in questa parte del Cilento di popolazione immigrata dai vicini domini bizantini è data proprio dalla denominazione assunta da una delle frazioni di Montecorice, quella di “Cosentini”, ciò che rimane di un piccolo insediamento di coloni provenienti dalla Calabria settentrionale, stabilitisi qui e diventati dipendenti di cenobi nati dall’accordo tra monaci italo-greci e signori longobardi. Anche dopo la conquista normanna di Salerno, tra i contadini dei monasteri di Sant’Angelo di Montecorice, continuerà a persistere un nutrito numero di emigranti siculo-calabri.