L’EREMO
Le figure più note di monaci italo-greci sono legate alla fondazione di importanti cenobi, ma molta della loro esistenza si è svolta nell’isolamento dell’eremo e spesso in una grotta.
Dopo aver preso l’abito monastico nel Cilento meridionale, Nilo da Rossano tornò in uno dei tanti monasteri fondati nella regione del Merkurion. Trascorso un breve periodo di vita monastica sentì il bisogno di isolarsi in una grotta posta in cima ad un rilievo, dove si dedicò completamente alla preghiera, allo studio e all’attività di amanuense.
Saba da Collesano visse per un periodo in un eremo rupestre presso Salerno. La grotta costituisce il nucleo originario del monastero fondato da Elia lo Speleota nella regione delle Saline, in Calabria. Allo stesso modo Vitale da Castronuovo avrebbe fondato all’imbocco di una grotta il monastero, di S. Angelo, presso San Chirico a Raparo, in Basilicata, e in una grotta si sarebbe trasferito dopo aver raggiunto Armento, nella Valle dell’Agri.
I siti

Grotta degli Eremiti e Grotta del Ceraseto a San Giovanni a Piro
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Grotta Palomma
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Le cappelle rupestri di San Biagio e San Vito di Camerota
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Grotta e Santuario di Santa Maria della Neve a Sanza
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La Grotta di Sant’Arsenio
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La Grotta di Sant’Elia a Postiglione
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Il complesso rupestre dello Spirito Santo a Petina
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